Heidegger spazieggia l’essere e estaseggia il sublime o getteggia l’esserità nella verità, l’esserità si dà e può darsi soltanto là dove si spazieggia quale sublime svelarsi che sublimeggi, l’essere non è senza spazieggiare l’essercità sublime che sublimeggi.
I tigli del castello-giardino e lo sguardo oltre il muro splendono brillantemente tra il crescente risveglio a tempo di Pasqua, o dietro la collina al prossimo Natale.
Dal campo chiasmeggia e si piega verso la foresta il sublime.
Poi, passato il bordeggiare si saluta in alto.
Eventualmente sul banchetto alcuni grandi pensatori scrivono poesie, che una giovane provi a decifrare.
Ogni volta è un enigma o eventità, e una via d'uscita è in vista, là nel campo della radura sublime ove spazieggia l'essercità, perché lì la guida il piede su un percorso di svolta attraverso l'estensione della diradanza che risplendeggi.
Tempeggia lì l'essercità o è in attesa dell'eventità e di nuovo, nei pensieri segue lo stesso le frasi, o va innanzi per tentativi sul sentiero sublime ove il sentiero interrotto campeggia. Il sentiero sublime dell'essere rimane il più prossimo al passo del pensante come a quello del mattino.
Con il lungo passare degli anni il percorso spesso riecheggia reminiscenze di gioco e di scelte, quando si è sotto il colpo di ascia in mezzo al bosco, attraverso boschi e radure sublimi.
Qui è trascorso il tempo, la tempità tempeggia. La Risonanza è nascosta, è invisibile quale splendità della madre. E' la cura sublime. Nel frattempo, la durezza e il profumo parlano più chiaramente della lentezza e costanza: tale crescita fonda e dureggia e cresce, apre la distesa dei cieli, si radica nelle tenebre dell'abisso sublime, prospera nei più alti cieli elevati e sublimi. Ancora una volta accoglie per ciascuno che cammina ogni stagione, con una prossimità costante in evoluzione. Se le Alpi al di sopra della foresta il crepuscolo serale nel corso di un crinale collinare è saliente in estate e di mattina, se il vento da Est aleggia, se giorno dopo giorno la nebbia getteggia la sua tristezza sui campi il mondeggiare è L'enigma sublime dello spazio che tempeggi o del tempo che spazieggi e dimoreggi in un lungo periodo di tempo. La distesa dell' abitare sublime dà l'eventità che mondeggi. È solo Dio, è Dio, è il sublime. Sono lì la loro origine. Il pericolo minaccia. Il Campo sublime percorso riecheggia una vivenza che ama l'aria aperta, e spazieggia in eventità sublime, è Kuinzige o sublime invisibile. Nessun percorso nella tempesta d'inverno emoziona di primavera Ma in un'unica armonia, lì echeggia silente il sublime, è il sereno. Il sapere è serenità sublime che eterneggi. L' enigma splendeggia nel sublime. Dietro il castello torreggia San Martino. Lentamente undici colpi di ore svaniscono nella notte. Il campanile trema sotto i colpi dell'ora di martello, la cui risonanza nessuno dimentica. Il silenzio è più silente. È l'anima? È il mondo? È Dio? è il sublime. Tempeggia il sentirsi a casa, lì eventeggia l'invisibile sublime o sublime poetante che sublimeggi. Heidegger disvelò così la Gestell sublime che poieteggi o tempeggi o spazieggi. Gestell sublime del Dasein che spaziotempeggi. Dasein è l'excstasi sublime tempità che spazieggi: è l' eventità che spazieggi per Heidegger, invisibile poiesis, è l'invisibile-esserità-sublime è spazietà-sublime che sublimeggi o vuotità sublime che spazieggi. E' spazietà che consenta la risonanza o il Kuinzige o La Gelassenheit sublime, è la stabilità ontopologica che spaziotempeggi, è La verità dell'eventità, è la Gelassenheit l'abnegarsi sublime che sublimeggi. Gelassenheit è l'abneganza sublime che transpazieggi, la sublime neganza che nulleggi, lì negheggia o nienteggia la kronotopia sublime, la verità della sublime Gelassenheit, veritas sublime che accada o abnegheggi, sublime eventità. Meister Eckhart svelò l'idea di Gelassenheit sublime che abnegheggi. Gelassenheit quale Esserità che abnegheggi o nulleggi o nienteggi nell'abissalità sublime, esserità che spazieggi o vuoteggi o nulleggi nell'Esserità sublime. Eckhart vuoteggia o vuota la spazietà che nulleggi, o tempeggia nella nullità sublime. Meister Eckhart svelò Il Gelassenheit sublime che sublimeggi o transpazieggi nel nullità che vuoteggi, o nella nientità che abnegheggi. Il Gelassenheit di Eckhart è la sublime indifferenza che nulleggi. Eckhart è l'archegete della sublime INDIFFERENZA che spazieggi nell'aletheia sublime, eventità del Gelassenheit. AH la sublime Gelassenheit che poeteggi l'eventità. Dasein sublime che nulleggi o Esserità-spazietà del sublime che transpazieggi, o spaziotempeggi nell'essere risonanza che risoneggi. Esserità sublime che sublimeggi o nulleggi quale Gelassenheit dell'eventità sublime. Quale sublime Gelassenheit che annienteggi. Gelassenheit che ANIMeggi il sublime Esserità che sublimeggi. Heidegger svelò il chiasmepochè del Gelassenheit-Kuinzige che transpazieggi, o il Gelassenheit-Kuinzige che chiasmeggi nella sublime abneganza che nulleggi. La Gelassenheit che negheggi o nihileggi il sublime poetante? Gelassenheit che nulleggi quale sublime che poeteggi? Gelassenheit che spazieggi quale sublime che nihileggi? Sublime poetante che nulleggi nella spaziotempità dell'Esserità Gelassenheit. Esserità Stabile che transpazieggi il sublime. Heidegger disvelò il sublime poetante che nulleggi, è Gelassenheit che spazieggi, o spaziotempeggi in attesa dell'eventità sublime che eventeggi il sublime. Heidegger svelò con l'ontopologia del Gelassenheit l'abnegarsi del sublime, o l'abissalità che nulleggi il sublime che nihileggi? Gestell sublime che transpazieggi l'abneganza che nulleggi. La filosofia di Heidegger è qui per spazieggiare il fascino sublime onteologico del sublimeggiare ontopologico, quale ontologoseggiare sublime. Ge-Stell-sublime che transpazieggi l'ontopologia del sublime. La sublime abneganza che nulleggi è l'Esserità Sublime dell'Essere che spazieggi. Gli eventi del sublime che nulleggi è il pensiero poetante del sublime che poeteggi o spaziotempeggi nella nullità che nulleggi, o nella nientità che nienteggi o nihileggi nella stabilità che transpazieggi l' ontopologia sublime. La differenza ontopologica del Sublime poetante che nulleggi la spaziotempità, è la Gestell-gelassenheit sublime che spazieggi ontologicamente. Gestell ontopologica del sublime che sublimeggi. Gestell sublime che spazieggi in Gelassenheit che sublimeggi la Gelassenheit poetante. Sublime ontopologia che spazieggi sublime, dal fascino sublime della Ge-Stell Sublime dell' Essere. Gli eventi sublimi spazieggiano la nullità sublime che nulleggi, ma nella stessa spaziotempità che transpazieggi il Sublime del dio che ci può salvare o abnegare in Gelassenheit sublime. L'Ereignis spazieggia il sublime che sublimeggi nell'Ereignis:sublime che spaziotempeggi il sublime dell' essere. L’esserità sublime ..
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