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Saturday, July 11, 2020

GIACINTO PLESCIA: sublimeggi r@nsp@ziotempo sublime: ....ontopologi@ dell'ontopokroni@



........................r@nsp@ziotempo sublime: ....ontopologi@ dell'ontopokroni@


............: PHERECYDES svelò la differenza ontoteologica o mitologica del Chronos sublime e la Chthonie o Ground o grund o meglio ab-grund che spazieggi ontoteologica o mitopoietica sublime.

 ANAXIMANDro disvelò l'apeiron che spaziotempeggia quale physis che infiniteggi senza fine, infiniteggia sublime e dynameggia, mentre Diodorus e Democritus differenziarono l'apeiron e l'archè che cosmeggi quale cosmesi o kalousia o bellezza finita dell'infinito sublime anaximandreo: delicate membrane spazieggiano topologiche, quali varietà sferiche o phenomena, quali imago dell'ecstasy eonyka platonica o eidousia, o ideale Cronotopia della Physis Ontopologica. Lo spazio è la libertà che situeggi, Spazieggi, ove campeggi il deieggiare, là ove gli dei sono fuggiti, Gli spazi lì sublimeggi.

Lo spazio è la libertà che sublimeggi. 

Nello spazio il sublime disvela eventi. Cos'è lo spazio che sublimeggi? 

La natura di quell'evento è il sublime. 

Ma qual è il sublime? Che cosa ne è del vuoto che spazieggi? Il vuoto è sublime o sublimeggia. 

Il vuoto non è più nulla, non nulleggia.


 


Né è l'evento che decostrueggi, è un evento che sublimeggi, decostrueggia la sublime differenza. L'evento della differenza è il movimento che disvela le differenze sublimi e apre all'alterità, è la differenza ontopologica heideggeriana quale struttura ontopologica perchè è l'eventuarsi dell'essere dell'ente presente o sublime parousia, è il presentarsi sublime dell' essere che decostrueggi e fenomeggi, purezza della presenza sublime che spazieggi, quale spazieggiare indecidibile dell'evento che decostrueggi, è in decostruzione là l'ontopologia, cioè l'ontopologia sublime del sublime ontopologico essere-presente stabile dello spazio dell'eidousia o entità ideale spaziale, ontologia e topologia sono la medesima insorgenza dell'evento sublime, che disegna il sublime, la struttura ontopologica del sublime: sempre evento che spazieggi Ontopology Dasein. Luogo o Chora che sublimeggi, è l' evento che dà la fondatezza al mondeggiare. La verità che sublimeggi è in excstasi, nell'excstasi accade il sublime della verità dell'essere. Nell'arte è sublime che sublimeggi l'essere dell'ente nella libertà. L'arte è lo spazieggiare sublime che sublimeggi. Heidegger ricordò il metafisicheggiare aristotelico dello spazio come insieme di luoghi finiti in grandezza e determinati qualitativamente, e lo spazieggiare diventa pura estensione omogenea, uniforme, pronta a venir calcolata-parcellizzata, per trasformarsi con Kant in forma prioritaria intuitiva. E' qui che Tecneggi la filosofica. Se la Tecnica spazieggia, l'arte sospende atarasseggia, epocheggia o sublimeggia: lo lascia-essere sublime, la spazialità dell'essere sublimeggia al di là della sua determinarezza calcolante; cos'è lo spazieggiare sublime che sublimeggi? si è sempre pensato lo spazieggiare dell'essere sublime o Dasein che sublimeggi, Esserci o essere che mondeggi. Quale spazio che spazieggi. Raum raumt: lo spazio spazieggi, così come Welt weltet, il mondo mondeggi, spazieggiare significa qui rendere libero, sfoltire, diradare, lasciar sorgere eventi, costelleggiare Essere e tempo già s'in-spazia: ein-räumen la Lichtung, la radura ove abiti poeticamente la verità o poeteggi o poieseggi o poeticheggi intesa come chiasma ontopologico che illumineggi e nascondi, un'evidenza che custodisce in sé il mistero. In L'arte e lo spazio il crearsi-spazio, spazieggiare, diventa libera donazione di luoghi e la scultura un crearsi-corpo di luoghi. Vuoto ontopologico, ciò-che-dà-spazio Einräumende che sublimeggi, che raccoglie, la chora sublime del Timeo platonico, risonante in Aristotele nella Fisica come topos, o luogo. In ontopologia sublime della radura sacra agli dei ove si possa fondare l'archè dell'architettura, la sua origine sublime fondata dall'archegete, è il celebre saggio heideggeriano: Costruire, abitare, pensare il sublime. Se lo spazio spazieggia quale vivenza erlebniz che soggiorni e tempeggi nel mondeggiare, è l'epigenesi del luogo, o contrada, automovimento che spazieggi in libertà, arcifigura, forma originaria della libertà che spazieggi libera del movimento che dinameggi l'essere sublime o singolarità che spazieggi, varia, cresce nello spazieggiare: lo spazio spazieggia nella sua libertà e accorda o echeggi contrade ove l'essere vi abiti poeticamente o poeteggi. Più filosofica della scienza e più rigorosa, più vicina all'Essenza della Cosa stessa, è l'arte. L'arte è lo spazio o sublime che spazieggi. Dasein sublime che sublimeggi o l’essere in exstasi o esser-fuori-da, l’essere dell’esserci è l’e-stasi sublime. In esser-ci sublime: essere che e-stateggi il sublime. Spazio sublime del sublime che e-stateggi di fronte all’essere sublime che spazieggi: essere-in-una distesa aperta o Essere che spaziotempeggia quale esserci che sublimeggi. E' l’esserci che sublimeggi l' essere-la-radura, Lichtung-sein che spazieggi il sublime, la radura sublime che sublimeggi, la comprensione dell’essere sublime non è una qualità tra le altre, ma la fondamentale dell’esserci sublime che spazieggia nella radura sublime o Lichtung sublime dell’essere........................................................................

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